La calura estiva ci ha portato una di quelle querelles che avrebbe meritato ben altre attenzioni e ben altri spazi maggiori di quelli che mi accingo a dedicarle, se non ci fossimo trovati un po' tutti, chi più, chi
meno, afflosciati dal clima torrido o al riparo in qualche sito ombroso di villeggiatura. Mi son divertito però a raccogliere le "pezze" di appoggio di questa polemica. Aprì le ostilità Enrico Filippini (Repubblica, 28 luglio) per replicare ad una nota di Natalino Sapegno, apparsa sull'Unità; il quale, insorgendo in difesa dei Premi Letterari, aveva sostenuto che i premi sono opportuni, se non necessari, ma è la letteratura che si produce, e talvolta si premia, che è cattiva. La colpa risalirebbe a Tolstoi che con quel paio di bazzecole che gli occorse di scrivere, finì per liquidare la letteratura ottocentesca. [...]