RIVISTA DI STUDI ITALIANI | |
Anno XXII , n° 2, Dicembre 2004 ( Note e Rassegne ) | pag. 269-274 |
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LAUDATE HOMINEM. APPUNTI SU FABRIZIO DE ANDRÉ* | |
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PAOLO SOMIGLI | |
Università di Bologna | |
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1. L'11 gennaio del 1999 moriva Fabrizio De André. Nei cinque anni trascorsi da quel giorno, il cantautore e la sua opera sono stati oggetto di numerose pubblicazioni, fin quasi a scoraggiare l'intento di riparlarne di nuovo. Nell'avviarsi a farlo, infatti, si avverte tutto il rischio di ripetere, anche involontariamente, cose già dette, di scivolare nell'elegia o di fornire del cantautore un'immagine fin troppo organica e compiuta, quasi che la sua opera e la sua vita si fossero conchiuse solo dopo aver adempiuto un destino perfetto e non fossero state spezzate da una morte sostanzialmente improvvisa (i primi sintomi certi del cancro si manifestarono nell'estate del 1998). Se si pensa che il primo album, Volume I (1967), si apre con Preghiera in gennaio e l'ultimo, Anime salve (1996), si chiude con Smisurata preghiera, emerge bene quanto possa essere forte la tentazione di simili conclusioni; esse però, nell'inquadrare la produzione del cantautore in un percorso fin troppo ben orientato, rischierebbero di metterne in ombra la complessità e stenderebbero un velo sugli anni di attività artistica che precedono Volume I, nei quali si collocano fra le altre canzoni come La ballata dell'eroe (1961), La guerra di Piero o La canzone di Marinella (ambedue del 1964)1. [...] |
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