RIVISTA DI STUDI ITALIANI | |
Anno XXI , n° 2, Dicembre 2003 ( Contributi ) | pag. 34-41 |
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LA TESI SU CONRAD: FRA LEGGEREZZA E MOLTEPLICITÀ | |
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MARÍA JOSÉ MONTORO | |
Universidad de Castilla-La Mancha | |
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Sulla pelle di una caviglia, lasciata scoperta dai pantaloni sdruciti, Pin vede che Mancino ha il disegno di una farfalla. - Cos'è? chiede. - Un tatuaggio dice Mancino. - E a che serve? - Tu vuoi sapere troppo. I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, 1947 Il piccolo Pin vuole sapere troppo. Però, nessuno gli risponde con il suo linguaggio, gli altri adottano codici indecifrabili, pieni di sigle e di strani segni, usano un metalinguaggio che rinvia sempre ad altro, a qualcosa cui egli non riesce ad arrivare e che sembra derivare da quella sorta di codice cifrato usato dagli adulti quando parlano. D'altronde Mancino è un "uomo-mappa" che con i tatuaggi del suo corpo rappresenta tutto ciò che Pin ignora, come il percorso dei mercanti stranieri, delle grandi navi dei pirati, e anche dei dogmi rivoluzionari. Grazie ai tatuaggi, Mancino trasforma questa cartografia nella metafora di se stesso. I tatuaggi di Mancino forse disegnano anche la pelle di Calvino, sono come la sua scrittura cristallizzata, e rappresentano dunque una scelta definitiva, senza ritorno, che lascia fuori tutto il resto, comporta l'abbandono dell'infinità di possibilità presenti nel mondo delle parole scritte, e contemporaneamente implica l'uscita dal mondo degli uomini e delle cose: nel momento in cui sceglie questa possibilità che non permette altre opzioni, è inevitabile il ritiro. |
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