Il poeta di Recanati nei primi studi giovanili vede nella scienza lo
strumento che permette all'uomo di "innalzarsi sopra se medesimo"
giungendo a "conoscere le cause dei fenomeni più straordinari".
Tuttavia, Leopardi è consapevole che il valore epistemologico e
conoscitivo della ricerca scientifica conduce all'affermarsi di una
nozione ristretta di verità, fondata su di una conoscenza che si
ritiene obiettiva e razionale in tendenziale contrasto con la
percezione poetica del mondo. Per questo motivo egli metterà tutto
il suo impegno intellettuale a difesa del vero mitopoietico,
rivendicando il valore del mito, dell'errore e dell'illusione anche in
una cultura dominata dalla ricerca scientifica. [...]