Abstract:
Oggetto di contrapposte valutazioni critiche fin dall'epoca della loro pubblicazione, i libri di viaggio di De Amicis si inscrivono nel panorama culturale dell'Italia postunitaria, in cerca di una propria identità da cementare attraverso il confronto o la contrapposizione con altri popoli. Sempre attento ad assecondare le attese del pubblico, che vuole conoscere le esperienze dell'autore costantemente filtrate dalle sue impressioni personali, De Amicis ricorre ad una prosa agile e piana, spesso indulgente al patetismo e all'eccesso ma dalla formidabile icasticità nel rendere le atmosfere più diverse, esteriori ma anche interiori.
Parole chiave:
Italia postunitaria, letteratura odeporica, patetismo.