RIVISTA DI STUDI ITALIANI | |
Anno XXV , n° 1, Giugno 2007 ( Contributi ) | pag. 181-200 |
![]() |
|
L'ORIENTALISMO SAIDIANO NELLA SCRITTURA DI EDMONDO DE AMICIS |
|
![]() |
|
EMANUELA PETROSILLO | |
Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" | |
![]() |
|
Il Marocco, questo estremo baluardo occidentale dell'islamismo [... ] glorioso, d'università fiorenti, di biblioteche immense, di dotti famosi, d'eserciti e di flotte formidabili, non è più che un piccolo stato pressoché sconosciuto, pieno di miseria e di rovine, che resiste colle ultime sue forze all'invasione della civiltà europea [ ]. (Edmondo De Amicis, Marocco) L'orientalismo [... ] non è solo una fantasia inventata dagli europei sull'Oriente, quanto piuttosto un corpus teorico e pratico nel quale, nel corso di varie generazioni, è stato effettuato un imponente investimento materiale. Tale investimento ha fatto dell'orientalismo, come sistema di conoscenza dell'Oriente, un film attraverso il quale l'Oriente è entrato nella coscienza e nella cultura occidentali. ( Edward W. Said, Orientalismo) Abstract: Siamo nella seconda metà dell'Ottocento: anche De Amicis si lascia catturare dalla moda del viaggio. È in particolare l'Oriente, da sempre sogno proibito degli occidentali, a sollecitargli la fantasia. Ecco allora Marocco e Costantinopoli, sfolgoranti di colori e di luci. Si è scelto di analizzare questi due testi poiché entrambi consentono, attraverso l'utilizzazione del pensiero di Edward W. Said, di mostrare come anche il nostro scrittore si lasci lambire da un orientalismo tutto etnocentrico. Parole chiave: Marocco, Costantinopoli, Edward W. Said, orientalismo, etnocentrismo. |
|
![]() |
|
![]() |
|
Registrati e acquista crediti per leggere l'articolo | ![]() |
Oppure acquistalo subito con PayPal |