RIVISTA DI STUDI ITALIANI | |
Anno XXV , n° 2, Dicembre 2007 ( Contributi ) | pag. 136-149 |
![]() |
|
LA FUNZIONE DELL'ARTE TEATRALE IN EDUARDO DE FILIPPO | |
![]() |
|
LORETA DE STASIO | |
Universidad del País Vasco, Vitoria | |
![]() |
|
Abstract: Il teatro può essere uno strumento maieutico che mostra i rapporti non evidenti delle circostanze della vita, mentre trattiene passionalmente il pubblico. Nelle sue opere, Eduardo De Filippo tratta, in termini pragmatici, la natura di questi rapporti, e li utilizza come riflessione e contestazione dei comportamenti. Succede in modo particolare, programmatico (se non fosse quasi a posteriori), in L'arte della commedia. Scritta nel 1964, espressione speculare della "commedia dell'arte", è considerata il "manifesto" della poetica teatrale di De Filippo. Apparentemente semplice, è un opera metateatrale che tematizza le strategie teatrali e il senso del teatro, secondo Eduardo: le finzioni del palcoscenico funzionali anche alle non-finzioni e alle finzioni della vita, i ruoli dell'autore e dell'attore, la crisi del pubblico nel teatro, gli aiuti pubblici alle compagnie, i rapporti fra teatro e politica. Parole chiave: Commedia dell'Arte, realtà-finzione, veridizione, meta-teatralità, metalepsis, finalità dell'arte. |
|
![]() |
|
![]() |
|
Leggi l'articolo (free!) | ![]() |