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Modern Italy
Journal of Modern Italian Studies
RIVISTA DI STUDI ITALIANI
Anno XX , n° 1, Giugno 2002 ( Contributi ) pag. 323-330

L'IO CON L'IO A FRONTE: PERCORSI MIGRATORI
IN MOLISEIDE AND OTHER POEMS DI GIOSE RIMANELLI
MARIO MORONI
Colby College,
Waterville, Maine
La critica ha sempre individuato nella scrittura di Giose Rimanelli una necessità autobiografica. Le vicende narrate dallo scrittore nascono quasi sempre da esperienze personali, oppure si sviluppano all'interno di esse. In questo senso Rimanelli può certamente essere considerato uno scrittore "memorialista", o meglio un autore di memorie autobiografiche che intersecano la storia contemporanea sui due versanti dell'Atlantico: l'Italia e gli Stati Uniti. In quest'articolo cercherò di delineare in che modo la
dimensione della memoria si concretizza testualmente nella scrittura rimanelliana, alla luce del fatto che in Rimanelli la memoria ha sempre avuto una forte correlazione con il mito, sia esso dell'infanzia o di figure familiari come, ad esempio, il nonno che suona la tromba (cfr. Cecchetti 2000, 123). Ma il mito nello scrittore si è configurato soprattutto attraverso l'evocazione
della sua terra natìa, il Molise. Proprio il territorio originario rappresenta il punto di partenza del percorso autobiografico e mitico dello scrittore, appunto una "moliseide". Il mito si è sviluppato in Rimanelli attraverso la sua infanzia e poi l'adolescenza, si è confrontato e scontrato con la realtà e ha
preso forma nella sua scrittura.
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