RIVISTA DI STUDI ITALIANI | |
Anno XXIV , n° 1, Giugno 2006 ( Contributi ) | pag. 20-30 |
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IL MAGICO, L'IRRAZIONALE E L'ONIRICO NEL XVI CANTO DELLA GERUSALEMME LIBERATA | |
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STEFANO FABBRI | |
Ravenna | |
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Abstract: Il canto XVI vede protagoniste due grandi figure, quelle di Rinaldo e Armida; è un canto pieno di lirismo che narra di come la maga pagana trascini con l'inganno l'eroe cristiano all'interno di un "ricco edificio" per fare in modo che egli si abbandoni al piacere e trascuri il proprio dovere di guerriero. Il luogo si trova nelle Isole Fortunate, oltre le Colonne d'Ercole. A cercare l'eroe cristiano, vengono inviati da Goffredo Carlo e Ubaldo, aiutati dalle rivelazioni del mago di Ascalona. Si tratta perciò di uno scontro tra due tipi contrapposti di magia, e siccome la tradizione filosofica del platonismo è il "nodo di riferimento obbligato per l'esperienza rinascimentale dell'invisibile", ecco che tipicamente neoplatonica è la distinzione tra "magia naturale" e "magia diabolica". Parole chiave: Torquato Tasso, Gerusalemme Liberata, Jung, Ficino, magico, irrazionale, onirico, canto XVI, magia naturale, magia simbolica, fascinus, fascinatio, fascinazione. |
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