RIVISTA DI STUDI ITALIANI | |
Anno XXIV , n° 1, Giugno 2006 ( Contributi ) | pag. 31-55 |
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DEVOZIONI MARINISTE. FONTI CINQUECENTESCHE NELL'ADONE DI MARINO |
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GENNARO TALLINI | |
Sondrio | |
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Abstract: Il lavoro indaga le fonti rinascimentali che hanno permesso a G.B. Marino di comporre il proprio Adone. Tali fonti, individuabili in tre poemi firmati da Ludovico Dolce (Stanze nella favola d Adone), Giovanni Tarcagnota (La Favola d'Adone) e Girolamo Parabosco (La favola d'Adone), hanno permesso di individuare quali interessi permettano a Marino di comporre il nucleo iniziale del suo poema. Altresì, il loro studio ha potuto permettere il determinarsi di una serie di influenze e collegamenti che hanno evidenziato la contiguità di idee e teorie esistenti tra Venezia e Napoli e riconducibili alla poetica di Minturno ed Equicola. Lo studio individua anche quali forme della produzione poetica e quali immagini siano state utilizzate da Marino per il proprio poema derivandole direttamente dalle scelte operate dai tre autori ed in particolare da Giovanni Tarcagnota. È interessante sottolineare anche il passaggio che, attraverso la scrittura del mito adonio, conduce direttamente alle linee generali di scrittura adottate per altre forme e generi narrativi e per altre mitografie (Atteone, Mirra e, per la Spagna del Siglo de Oro, il genere pastorale). Parole chiave: Adone, GiovanBattista Marino, Ludovico Dolce, Giovanni Tarcagnota, Girolamo Parabosco, Antonio Minturno, Mario Equicola, Tiziano, favola, mito adonio. |
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