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Modern Italy
Journal of Modern Italian Studies
RIVISTA DI STUDI ITALIANI
Anno XVII , n° 1, Giugno 1999 ( Contributi ) pag. 130-144

LA TELA DI PENELOPE ALLA LUCE DEL GIORNO:
IL CORTEGIANO/CORTEGIANO E LA LINGUA
FIORENZA WEINAPPLE
Princeton University,
Princeton, New Jersey
Il Cortegiano è un'opera quant'altre mai stratificata nel tempo: difatti essa è inequivocabilmente ambientata nel principio di marzo del 1507, mentre poi, nella lettera dedicatoria al De Silva si indica come tempo di composizione un momento di poco successivo al 1508
(anno della morte di Guidubaldo da Montefeltro). La lettera dedicatoria al De Silva è poi datata al 1527, anno della prima stampa del dialogo. Ci troviamo dunque davanti a un lasso temporale di vent'anni, e questo fatto è estremamente importante per quello che verrò dicendo. Sempre nella dedicatoria al De Silva, Castiglione afferma di non aver avuto il
tempo di rivedere la sua opera come e quanto avrebbe voluto, ma di pubblicarla ugualmente, per ragioni contingenti (il fatto che il manoscritto già in circolazione da tempo potesse essere stampato abusivamente). Dopo gli studi del Ghinassi1, che ha tracciato una
dettagliata storia delle fasi di elaborazione del Cortegiano, non possiamo certo prendere più alla lettera questa affermazione del Castiglione: il Cortegiano è stata l'opera che lo ha accompagnato per tutta la sua vita; fatto non certo unico nella storia letteraria (basta pensare alla lunga gestazione di opere contemporanee come le Prose della volgar lingua del Bembo ο l'Orlando furioso dell'Ariosto), ma
estremamente interessante in quanto, nel caso del Castiglione, si tratta anche, a parte poche e poco importanti opere giovanili, dell'unico lavoro letterario della sua vita: quindi si può dire che il Cortegiano sia il compagno esclusivo, per quello che riguarda la letteratura, del Castiglione. [...]
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